Il Rinascimento

Il ‘500 è il periodo che approfondisce la centralità dell’uomo. L’uomo è misura di tutte le cose, tuttavia l’Italia raggiunge una grande incertezza dovuto al frazionamento in piccoli stati. I punti cruciali dell’epoca sono la rivoluzione copernicana e la Controriforma. Copernico ha dimostrato che la terra non è al centro del mondo, ma ruota intorno al sole. Questo evento inizia a far sorgere dei dubbi sulla centralità dell’uomo. Inoltre la chiesa cattolica risulta inaffidabile e si affermano le idee protestanti. Nasce così la riforma protestante. Successivamente si decise di attuare un intervento di purificazione in favore della chiesa cattolica, nasce quindi la Controriforma con cui il Tribunale dell’Inquisizione condanna le nudità nei dipinti. Le corti pontificie lavorano a dei progetti artistici monumentali. I tre grandi artisti del Rinascimento sono: Michelangelo, Leonardo da Vinci, Raffaello.

L’ ASPETTO LUDICO DEL RINASCIMENTO

Giuseppe Arcimboldo Arcimboldi (1526-1593) è un artista milanese che arricchisce il repertorio rinascimentale con le sue originali opere d’arte. Secondo alcuni critici d’arte Arcimboldi è da considerarsi manierista (artista che segue lo stile di Leonardo, Raffaello, Michelangelo) poichè fanno parte del manierismo tutte le opere d’arte comprese fra il 1520-1599. Secondo altri critici i suoi dipinti non fanno parte del manierismo poichè non somigliano in alcun modo alle opere d’arte dei tre grandi artisti. Per alcuni studiosi infatti i dipinti di Arcimboldi ricordano il Caravaggio. Infine secondo altri studiosi i dipinti di Arcimboldi anticipano il surrealismo (movimento artistico del 900) per la capacità di stupire. Il catalogo delle opere di Arcimboldi si incentra in larga misura sulle famose “Teste Composte”, fisionomie ottenute attraverso bizzarre combinazioni di una straordinaria varietà di forme viventi.

Le sue opere più celebri sono: le quattro stagioni: Primavera, Estate, Autunno e Inverno e i quattro elementi della cosmologia: Aria, Fuoco, Terra, Acqua. Le otto allegorie in ognuna delle quali si ammira la cura dei dettagli di evidente ascendenza nordica e la varietà cromatica della sua brillante tavolozza. Ad esempio Rodolfo II d’Asburgo è rappresentato nelle vesti del dio Vertumno, dio delle mutazioni stagionali per proteggere la vegetazione. Il quadro simboleggia il ruolo dell’imperatore come sintesi del creato, infatti il microcosmo corrisponde al macrocosmo.

VERTUMNO

Giuseppe Arcimboldo Arcimboldi: “Vertumno” 1590 olio su tavola Castello di Svezia

L’ imperatore del Sacro Romano Impero Rodolfo II è raffigurato in posizione frontale. Si riesce quasi a scorgere l’espressione di un volto severo. I colori sono brillanti. La luce è frontale. Foglie, mirtilli rossi, pesche, ciliegie, spighe di grano, fiori e altri elementi naturali compongono il dio delle stagioni e delle metamorfosi. Frutta e fiori fioriscono simultaneamente. Tra la frutta distinguiamo: pere, albicocche, pesche, melograni, prugne, more, amarene, fichi, uva, castagne. Fra gli ortaggi distinguiamo: cipolle, carciofi, zucche, piselli, olive, pannocchie, peperoncino. Fra i fiori distinguiamo: fiori di zucchina, rose, gigli, margherite colorate, garofani, fiori di campo. La rigogliosa produzione di frutti e fiori tipici di differenti stagioni e provenienti da aree diverse del mondo celebrano gli Asburgo come regno di infinita prosperità.

ACQUA

Giuseppe Arcimboldo Arcimboldi: “L’acqua” 1564 olio su tavola Museo di Vienna

Questo dipinto celebra la supremazia dell’imperatore sulle stagioni e sugli elementi naturali, è pienamente riconosciuta la sovranità dell’imperatore. Il volto è di profilo, i colori non sono luminosi, ma prevalgono le tonalità più scure. La luce è frontale. Si distinguono le creature del fondale acquatico fra cui: l’occhio del pesce luna, il naso di uno scorfano, la guancia del pesce rombo, l’orecchio di una conchiglia, la bocca dello squalo, il collo delle anguille. In testa vari pesci tra cui il tricheco, il cavalluccio marino, gamberi. In basso un granchio marino, un astice, una tartaruga, un polpo, una rana.Infine i gioielli del mare: perle, conchiglie, coralli.

TESTA REVERSIBILE

Giuseppe Arcimboldo Arcimboldi: “Testa Reversibile” 1590 olio su tavola New York

L’immagine reversibile è una figura che se capovolta forma un’altra figura con un altro significato. In questo dipinto Giuseppe Arcimboldo Arcimboldi realizza un canestro di frutta che se capovolto crea l’immagine di un volto. Il volto è girato di 3/4. Si può riconoscere l’espressione di un volto allegro con un occhio aperto ed un occhio chiuso. I colori sono luminosi. La luce è frontale. All’ interno del canestro si distinguono: foglie, fichi, amarene, uva, castagne, pere cotogne, pesche, mele, pere, melograni.

L’INVERNO

Giuseppe Arcimboldo Arcimboldi: “Inverno” 1563 olio su tavola Museo di Vienna

L’Inverno è rappresentato come un vecchio la cui pelle è un tronco nodoso. Il volto è rappresentato quindi con rughe. La pelle è rovinata dall’età. La barba, è poco curata ed è resa tramite radici o piccoli rami. La bocca è formata da due funghi. L’occhio è visibile ed è una spaccatura nera del legno. L’orecchio è quel che resta di un ramo spezzato. I capelli sono un groviglio di rami, accompagnato da una serie di piccole foglie. La spoglia figura è ravvivata solamente dai colori del limone e dell’arancia, pendenti da un ramo proveniente dal “petto” dell’uomo. L’inverno è infatti la stagione in cui la natura non dà molti frutti, tranne gli agrumi.

La veste dell’uomo è una semplice stuoia di paglia, su cui però è ricamato uno stemma che forse rimanda al committente dell’opera. Nella versione originale del dipinto il vecchio indossa un mantello con sopra effigiata una corona. L’inverno, prima stagione dell’anno nel calendario imperiale e perciò più importante tra le quattro, venne associata all’imperatore in maniera anche più diretta tra i contemporanei.