Barocco

L’ arte barocca riguarda tutta la produzione artistica seicentesca diffusa in Italia e in Europa. Il termine barocco deriva da una parola spagnola che significa perla irregolare. Il termine barocco è usato per indicare tutto qul che è bizzarro. Il dipinto è realizzato secondo il capriccio dell’ artista. Questo movimento artistico è stato criticato poichè definisce un tipo di sillogismo riferito ad un ragionamento contorto con un contenuto debole. Questo movimento artistico viene condannato poichè contrario ai principi di equilibrio formale. Il barocco è teso a sottolineare l’ esagerazione di gesti, sguardi, ornamenti, scenografie. Un’ opera d’ arte che corrisponde esattamente a questa descrizione è: “Medusa”.

MEDUSA

Caravaggio: “Medusa” 1597 olio su tavola Uffizi (Firenze)

Questo dipinto di Michelangelo Merisi (1571-1610) detto Caravaggio poichè nato in un paese lombardo rappresenta la testa di una medusa. La leggenda narra che la medusa sia un mostro che pietrificasse chi osava guardarla. La medusa ha testa umana, serpenti nei capelli, ali d’oro. Perseo riuscì a tagliarle la testa guardando il suo riflesso su uno scudo. Il volto è girato di 3/4. I colori sono contrastanti emergono i complementari rosso-verde. La luce è frontale. Michelangelo sottolinea con le sue opere d’arte l’importanza della luce esaltando le figure con effetti drammatici. I dipinti di Caravaggio sono infatti illuminati da differenti fonti luminosi che evidenziano i dettagli più significativi delle composizioni facendoli emergere dalla penombra.

LA MADONNA DEL ROSARIO

Caravaggio: “Madonna del Rosario” 1606 olio su tela Museo di Vienna

Un’ altra opera d’arte che sottolinea la teatralità di scenografia, gesti e sguardi è: “La Madonna del Rosario” di Caravaggio.

La scena è articolata su tre livelli con schema piramidale. Al vertice sta il gruppo della Madonna e del bambino. A livello intermedio i Santi dominicani. In basso il donatore ad altri fedeli. Una grande colonna a sinistra e, in alto, una grande tenda rossa inquadrano la composizione. Quindi questo dipinto molto probabilmente è stato commissionato dalla famiglia napoletana Colonna. I colori sono teatrali. La luce proviene dall’ alto.

La Madonna con il bambino è assisa in trono, e sembra quasi dare il suo assenso, con un cenno della mano, a S. Domenico che, vestito con l’abituale saio, ha in mano dei rosari. I fedeli gli si rivolgono, inginocchiati. All’ estrema sinistra, vestito di nero con un ampio colletto bianco, è ritratto Marco Antonio Colonna, nonno del committente.

Dall’ altra parte, è raffigurato S. Pietro con un’ ampia cicatrice sulla fronte che indica la Vergine a coloro fuori del quadro. Alle sue spalle, altri domenicani. Caravaggio interpreta la tradizionale iconografia domenicana in una scena dinamica, costruita intorno al dialogo gestuale. La tela è un’ esaltazione.

IL CANESTRO DI FRUTTA

Caravaggio: “Canestro di frutta” 1598 olio su tela Pinacoteca Ambrosiana (Milano)

Guardando altre opere di Caravaggio la critica lo ha rivalutato. Il “Canestro di frutta”, infatti, è considerato un dipinto importante. Il dipinto è una natura morta ed è stato commissionato dal cardinale Del Monte per il cardinale Borromeo. L’ opera mostra un canestro definito con precisione analitica negli incastri del vimini, all’interno della quale ci sono frutti e foglie di ogni tipo. La natura morta è il soggetto protagonista. Il canestro sporge impercettibilmente in avanti nel suo tangibile realismo tridimensionale. La presentazione di frutti bacati simboleggia la vanità dell’esistenza umana, oltre alla caducità della vita. Il realismo è soltanto apparente, poiché sono rappresentati insieme frutti di stagioni diverse.

Il canestro di vimini è rappresentato come se si trovasse in alto rispetto allo sguardo di un ipotetico osservatore, come se fosse posto su di una tavola da cui dà l’ impressione di sporgere lievemente. La scelta di questo taglio permette alla composizione di far emergere la natura morta attraverso l’uso di uno sfondo luminoso. La luce proviene dall’ alto e sembra provenire da una fonte naturale, svela le gradazioni di colore che differenziano gli acini chiari, acerbi in primo piano e quelli già molto maturi nel grappolo posto dietro la mela bacata (che simboleggia la precarietà delle cose terrene e il trascorrere del tempo). La frutta diventa la protagonista del quadro e acquista un significato: ora fresca e fragrante ora fragile al punto da essere subito intaccata. Ripresa in una cornice di foglie secche è metafora puramente esistenziale. Questa opera d’ arte intende portare la riflessione sull’ esistenza e sulla sua precarietà.