Le Allegorie di Vermeer

Jan Vermeer: “Alegoria della Fede Cattolica” 1674 olio su tela Metropolitan Museum of Art New York

La scena si svolge in una stanza con una tenda istoriata a motivi vegetali sulla sinistra. La Fede, una donna seduta a ridosso di un altare con indosso un abito bianco e blu porta una mano al petto in segno di ispirata devozione e rivolge un intenso sguardo in alto, dove sta una sfera di cristallo, in cui si specchiano magistralmente alcuni oggetti della stanza. La sfera di vetro, che riflette parzialmente quello che la sta attorno, è usata come simbolo della mente umana che può contenere solo fino a un certo punto il mistero divino del creato.

A destra si vede un crocifisso, posto accanto a un calice per l’ eucaristia e a un libro di Sacre Scritture. La Fede è su una base rialzata di un gradino, coperto da un pesante tappeto, e poggia un piede su un mappamondo, a simbolo della sua universalità. Veste un abito bianco e blu, colori simbolo, rispettivamente, di purezza e di aspirazione al Paradiso. Lo sfondo è poi occupato da una vigorosa rappresentazione della “Crocifissione tra i dolenti in penombra (opera realmente riconosciuta come quella di Jacob Jordaens artista del XVII sec.). Infine sul pavimento a riquadri in marmo bianchi e neri si vedono una mela e un serpente schiacciato da una pietra, evidenti richiami al peccato originale. Gli elementi barocchi del dipinto sono: la teatralità della tenda, dei gesti, degli sguardi e l’ inserimento dei crocifissi.

ALLEGORIA DELLA PITTURA

Jan Vermeer: “Allegoria della Pittura” 1666 olio su tela Museo di Vienna

Questo dipinto rappresenta un pittore di spalle, forse lo stesso Vermeer mentre sta dipingendo una fanciulla: la sua musa ispiratrice per dipingere. La ragazza è all’ interno di una stanza illuminata a sinistra da una finestra nascosta da una tenda in primo piano. Tiene in mano un libro (simbolo di Storia) e una tromba (simbolo di Gloria) e ha in testa una corona di alloro. Il pittore è seduto davanti al quadro sul cavalletto, dove si vede lo schizzo della corona. È vestito con un elegante abito nero con tagli sulle maniche e sulla schiena che fa intravedere la camicia sottostante. Ha un vestito costoso e di moda che si ritrova anche in altre opere dell’ epoca. Non rivela il proprio volto, ma idealmente l’ artista si mette nello stesso punto di vista dell’ osservatore. I colori sono contrastanti: blu-arancione. La luce proviene dalla finestra a sinistra.

La tenda scostata è istoriata rivela un ambiente scorciato in prospettiva con piena padronanza spaziale, come dimostrano il pavimento piastrellato o le travi del soffitto. A sinistra si vedono un baule in penombra e il tavolo sul quale si trovano dei drappi, fogli e altri oggetti. Risalta la testa di una statua che rappresenta la scultura. In questo modo Vermeer vuole dare un maggiore valore alla pittura dato che rappresenterà la sua musa per intero, invece, la statua è spezzata.

Sulla parete di fondo sta una grande cartina geografica dello stesso Jan Vermeer. Notevole è la rappresentazione della luce su di essa, mossa da lievi pieghe. Poco sotto una sedia ricoperta di velluto. Ciascun oggetto riflette in maniera diversa la luce, ottenendo un accurato effetto materico. Ne è un esempio lo straordinario lampadario metallico in alto. Il dipinto è simile ai dipinti fiamminghi, ma gli elementi barocchi sono: la tenda teatrale in primo piano, la resa meno approfondita dei dettagli.