Il colonnato di S. Pietro

Gian Lorenzo Bernini: “Piazza S. Pietro” XVII sec. Basilica di S. Pietro (Vaticano)

Il visitatore ha dell’ insieme una visione frontale. Prima della sistemazione di Gian Lorenzo Bernini, la piazza ellittica appariva senza forma. La piazza non era adatta ad accogliere degnamente chi si recava a venerare la tomba dell’ apostolo Pietro. La piazza venne articolata in due parti. 1) Lo spazio ovale è compreso tra i due grandiosi emicicli con file di colonne Tuscaniche (etrusche: senza scanalature) raccordate da una trabeazione piatta. 2) La distesa di forma trapezoidale è segnata dai due bracci orizzontali che, partendo dai colonnati, divergono leggermente e raggiungono gli estremi della facciata della Basilica di S. Pietro. Quindi la facciata è allontanata dal grande ovale grazie ai bracci che sembrano più corti di quanto non siano, risultando più equilibrata. La piazza, notevole esempio di architettura barocca, dedicata al famoso santo, è quindi quotidiano punto d’ incontro per migliaia di fedeli cattolici provenienti da tutto il mondo.

Al centro risalta l’ obelisco egiziano. Ai lati i due grandi spazi sono unificati da un imponente colonnato architravato (4 file con un totale di 284 colonne e 88 pilastri) sormontato da 140 statue di santi. Il progetto è teso a valorizzare la celebrità della chiesa di Roma. Inoltre la piazza ha un significato simbolico: vista dall’ alto sembra abbracciare i fedeli.

CHIESA DI S. ANDREA AL QUIRINALE

Gian Lorenzo Bernini: “Chiesa S. Andrea” XVII sec. (Roma)

La facciata, molto più stretta rispetto al corpo della chiesa, è contenuta da due paraste corinzie di ordine gigante, con trabeazione e frontone.
Da questa base più lineare della facciata risalta in avanti il pronao semicircolare, il motivo della curva è ripreso coerentemente anche dal finestrone a lunetta e dall’arco che sorregge lo stemma della famiglia Pamphili (Papa Innocenzo X).
Un’ originale interpretazione del motivo classico è rappresentato dalle due colonne del pronao, ornate con capitelli ionici e festoni.
Allo sporgersi dell’ingresso si contrappone la concavità delle ali laterali che simbolicamente alludono all’accoglienza verso i fedeli.

S. CARLO ALLE 4 FONTANE DEL BORROMINI

Francesco Borromini: “S. Carlo alle 4 fontane” XVII sec. (Roma)

Impossibile non rimanere incantati davanti alla sua serie di linee ondulate, concave e convesse, disposte su due ordini. Nell’ ordine inferiore vi sono le colonne corinzie. La facciata è impreziosita da statue di angeli e due santi laterali. Infatti al centro vi è la statua di S. Carlo Borromeo. Ai lati 4 fontane. Nell’ ordine superiore vi sono le colonne composite. Al centro vi è un edicola con balaustra. Lateralmente vi sono due nicchie. Gli angeli portano un medaglione. In alto la cupola e la lanterna presentano le colonne doriche.

All’ interno una suggestiva cupola con disegno a cassettoni ottagonali e cruciformi, si apre su un lanternino con finestre su ciascun lato. La cupola è costruita in laterizio con forme svariate: croci, esagoni, ottagoni, illuminata da due finestre poste alla base e dalla lanterna superiore. Al centro della decorazione della cupola vi è la raffigurazione della colomba entro il triangolo della Trinità a sua volta interno all’ ovale.

LA CHIESA DI S. AGNESE DEL BORROMINI

Francesco Borromini: “Chiesa di S. Agnese” XVII sec. Piazza Navona (Roma)

L’ originalità della chiesa barocca è l’ alternarsi di concavi e convessi. La facciata è compresa fra due torri con esili colonne composite a coppia. Al centro un grande portone inserito fra grandi colonne composite. Fra i capitelli un festone con motivi vegetali. Sopra il portone la testa di un angioletto. Il portone è inserito in un arco semicircolare. Sopra di esso un frontone architravato. Al centro risalta lo stemma. Lateralmente due portoni di dimensioni minori compresi fra colonne composite. Lateralmente la facciata è scandita da lesene composite. La balaustra divide il piano inferiore dal tamburo della cupola. In alto il tamburo della cupola è scandito da finestre cuspidate, finestre con archi semicircolari e lesene. In alto la lanterna.